domenica 10 maggio 2015

Quante mamme!


"Buongiorno alle mamme che ho raccontato da quando collaboro con Confidenze. 
Mi sembra di vederle ora, tutte in fila. 
Sofferenti, rassegnate, concitate, innamorate. 
Ripesco nella memoria Elena: voleva i pantaloni e che suo figlio accettasse che aveva un fidanzato che non era suo padre.
Lisa che durante un pranzo della domenica fece la sua rivoluzione. 
Maddalena. Per una stupida infatuazione portava da 12 anni una cicatrice sulla faccia.
Serenella, verso un'orizzonte a metà.
Imma che ha imparato ad urlare anche per suo figlio che se ne stava in silenzio, in un mondo in cui le non poteva entrare.
Grazia che a piedi nudi va, per sentieri sbrecciati.
Caterina che non aveva partorito lei suo figlio Antonio; ma le toccò tenerlo fra le sue braccia mentre moriva.
Rossella, raggiante coi suoi gemelli stretti al cuore e Lucia che, in un giorno di pioggia, decise che il corpo bellissimo della sua bambina avrebbe salvato altre persone.
Queste, alcune delle mamme insieme a cui ho pianto e sorriso. Incassato colpi, ma anche capovolto tavoli.Ognuna di loro mi ha lasciato qualcosa di sè. Tutte mi hanno insegnato che, oltre all'amore, ci vuole coraggio per essere mamma.
A loro dedico il mio BUONGIORNO di oggi ♡
E ringrazio Susanna Barbaglia per aver accolto le loro storie, sempre con grande affetto.
BUONGIORNO alle mamme che ho raccontato "

Ieri ho inaugurato sulla mia bacheca fb la rubrica del BUONGIORNO. Non era nei miei progetti. L'avevo pensato la sera prima e  ... et voilà, detto, fatto. Potrei estendere anche a questo luogo a me tanto caro alcuni dei miei post. Quello che leggete su, l'ho scritto stamattina. Ho preso in mano il telefono e ho pensato subito di dedicare alle mamme che ho raccontato su Confidenze il mio buongiorno. Le donne citate son le prime che mi son venute in mente, ma tutte, tutte quelle che mi hanno confidato la loro storia, son gelosamente nel mio cuore.
Mio marito mi ha fatto trovare la tavola imbandita per la colazione. Lorenzo mi ha letto una lettera d'amore e Isabel Patrizia, la figlia femmina, si è arrabbiata a morte perchè tutto questo avveniva quando lei era ancora nel suo lettino. Ci son volute ore perchè si decidesse a perdonarci e a darmi il disegno che aveva fatto per me ...

Poi siamo andati al ristorante e lì non ho resistito.
Al tavolo affianco sono arrivati in tre: una donna sui 40 anni, suo marito e la suocera. Si capiva bene che era la madre di lui perchè l'anziana, e niente affatto simpatica, signora parlava solo al maschio della comitiva, come se la bionda moglie non esistesse. Son tutte belle le mamme del mondo. Di fronte ho un tavolo lungo e affollato: la classica organizzazione familiare fra cognate che si detestano. Ce ne è una, tutta griffata dalla testa ai piedi, che manco è arrivata e già ha sclerato con la figlia, capricciosa e griffata più di lei, se fosse possibile. Come si dice: il frutto non cade mai troppo lontano dall'albero. Sotto la finestra con le tendine di pizzo macramè c'è una famigliola tenera: mamma, papà e figlio sui sette anni. E si vede che la mamma è contenta. Vanno via prestissimo, subito dopo aver preso le fragole con la panna per dessert.  Il loro tavolo viene subito rimpiazzato: lei è davvero bella e molto curata. Giovane, anche. Eppure è la mamma di due bei ragazzi adolescenti. Ipotizzo sia separata, e non sono la sola. Il tipo che le sta seduto di spalle, quello coi capelli neri tinti, si gira spesso per dire qualche scemenza e fare il broccolone. C'è stato un momento in cui ho pensato che la moglie, che non è scema come lui, gli avrebbe spaccato la bottiglia di vino in testa. Chissà se qualcuno dei commensali presenti in questa sala ha guardato noi. Sarei molto curiosa di sapere come sembriamo da fuori. Io non ho mai cacciato il telefono dalla borsa, nonostante lo sentissi strillare in continuazione. Mi son goduta le prime melanzane a funghetto di quest'anno. E un risotto noci e formaggio davvero buono. Soprattutto, mi son goduta i baci e gli abbracci dei miei bambini, che mi ripagano di tutto quanto.
Così, anche stavolta, son riuscita a trovare una via di mezzo fra la vita e il suo racconto. E sento di non essermi persa niente. Anzi.
Mentre andiamo via, sulla panchina in mezzo ai fiori, c'è una donna con una piccolina di pochi mesi. Si chiama Benedetta, è scritto sul suo bavaglino. La sua mamma non si sazia mai di baciarla, di annusarla.
Come la capisco. E pure se non sono tutte belle le mamme del mondo, questa lo è di sicuro!
Baci, tanti :)

6 commenti:

  1. che ti devo dire Giò,sembre bello leggerti,e pure la storia che hai raccontato molto bella

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    1. Amica/o mia/o, io ti ringrazio di cuore, ma tu, così mi lasci?
      Dalle tue parole si capisce che mi leggi abitualmente ... e allora, una firmetta, per mandarti un abbraccione? A presto :)

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  2. Ciao mia cara Gio'...nelle tue parole c'è sempre un minimo comune denominatore...l'Amore in ogni cosa seppur nella sua diversità! Ed il ritornello che fa da cornice, un attimo di silenzio quasi per ripartire con le persone giuste, senza sovrastrutture, le persone vere che ti allietano una giornata!
    Grazie dolce Gio'..tu sei una persona di queste, che peccato non incontrarsi al ristorante❤️

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    1. Stella subito, subito cara, le tue parole bellissime mi son arrivate dritte al cuore! Che bello esser letta da persone come te. E sì, certo che sarebbe bellissimo incontrarti al ristorante! Un abbraccio :)) giò.

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  3. Una bella domenica come sempre raccontata ben bene dalla mia scrittrice. ....Chris vespa zzz

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    1. Grazie dei regali, dei fiori e della tavola imbandita per la colazione.
      Ho sentito che ce l'hai messa tutta per farmi stare bene nel "mio" giorno.

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